Testo
Il progetto di ristrutturazione prevede la demolizione del corpo di fabbrica esistente, lo scavo per la realizzazione di un piano interrato e la ricostruzione del volume fuori terra con un ampliamento del 20% della SLP esistente.
Morfologicamente l’edificio si presenta con una forma molto semplice, un parallelepipedo a doppia falda inclinata che richiama l’edificio esistente, seppur variandone le dimensioni; inoltre, il pergolato a ridosso della zona soggiorno sarà realizzato in parte con lamelle orientabili per favorire l’esposizione alla luce solare nel periodo invernale e la protezione nel periodo estivo, in parte con cavi metallici tesi tra le travi per ospitare la vegetazione rampicante.
L’idea primaria che ha guidato la progettazione dell’edificio consiste nella reinterpretazione del luogo secondo un linguaggio contemporaneo per quanto riguarda la composizione delle aperture e degli elementi architettonici più caratteristici, utilizzando forme archetipiche del paesaggio agricolo e contadino, cercando altresì di integrare l’architettura con la vegetazione e gli elementi naturali, aspetto questo fondamentale per permettere all’intervento di inserirsi in maniera armoniosa rispetto al contesto.
L’accostamento all’edificio della struttura che contiene il portico ed il pergolato vuole richiamare il progressivo passaggio dal costruito, ovvero dal “pieno” architettonico al “vuoto” dello spazio verde aperto all’interno del quale l’intervento risulta effettivamente immerso.
La struttura a telaio rappresenta infatti il passaggio intermedio tra il costruito e il non-costruito, il tutto attraverso un linguaggio essenziale che richiama le strutture tipiche del luogo di supporto alle viti del vigneto, talmente tipiche da prestare il nome all’intera cascina, “Cascina La Vigna” appunto.
Il progetto prevede l’impiantamento di viti che si arrampichino sulla struttura stessa, in modo da simboleggiare la totale sinergia tra architettura e natura.
Una vasca d’acqua posta a ridosso della finestra ad angolo sul fronte ovest evoca, attraverso uno stratagemma poetico fatto di riflessi e riverberi cromatici, l’importanza di questo elemento naturale; a tal proposito significativamente la vasca si protende verso la roggia, distante 10m dal limite dell’intervento, che fa parte del reticolo idrico attualmente utilizzato per l’irrigazione dei campi e fondamentale per le attività agricole un tempo attive.
L’edificio sarà realizzato in muratura tradizionale, ovvero con una struttura a telaio in calcestruzzo armato e le pareti esterne realizzate con poroton e isolamento a cappotto.
Il colore dell’intonachino, di tipo “grezzo” a simboleggiare il carattere rurale della costruzione, riprenderà la tonalità dell’edificio esistente e a richiamare le cascine del territorio e il colore delle terre, verranno inoltre inseriti dei mattoni in laterizio come finitura superficiale nelle porzioni di pareti inquadrate dai profili in acciaio bianco che impaginano in generale le aperture.
La copertura, realizzata a doppia falda inclinata con la stessa pendenza delle falde esistenti pari a18°, sarà costituita da un sistema a “tetto ventilato” finito con tegole in terracotta che rispettano la tipologia utilizzata negli edifici agricoli sulla falda orientata a sud; saranno installati pannelli fotovoltaici di tipo rosso sull’intera falda orientata a sud nel rispetto delle tonalità cromatiche tipiche dei tetti delle cascine del contesto.
Disegni







